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Giovedi Santo Nella tradizione bizantina il Giovedě
Santo celebra insieme: la lavanda dei piedi, l'ultima cena, la preghiera di
Gesů nell'orto e il tradimento di Giuda. I
testi dell'ufficiatura riprendono il biasimo alla figura di Giuda
traditorenon tanto in un compiacersi in esso, bense per mettere in guardia il
cuore di qualsiasi cristiano di fronte alla possibilitŕ di tradimento di
Colui che ci ha chiamati, e di noi č diventato servo e amico: «Preso il pane
tra le mani, il traditore in segreto le tende per ricevere il prezzo di colui
che con le proprie mani ha plasmato l'uomo: e non si risolleva dal suo male
Giuda, servo e l'ingannatore». La mattina del Giovedě celebra giŕ il vespro,
con la liturgia di san Basilio e la lavanda dei piedi - quest'ultima
celebrata soltanto nelle cattedrali dal vescovo, e nei monasteri. |
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Vorrei soffermarmi sul tropario che apre
l'ufficio del mattutino: «Mentre i gloriosi discepoli erano illuminati nella
lavanda - letteralmente "nel catino" - della Cena {Gv 13,lss), allora Giuda si
ottenebrava (Gv 13,30), l'empio, malato di cupidigia (Sai 33,22). E consegna
te, il Giudice giusto (2Tim 4,8), in mano ai giudici iniqui. Vedi l'amico del
danaro (Gv 12,6), per questo fini sce impiccato! {Mt 27,5). Fuggi l'anima
insaziabile, che tanto ha osato contro il Maestro. Ď Signore buono con tutti,
gloria a te». I due termini "illuminati" e "lavanda" sono da collocare in un
contesto chiaramente battesimale; la lavanda dei piedi dei discepoli č vista
quasi come il battesimo dei discepoli che precede la cena eucaristica, e la
cena stessa č il luogo di questa lavanda, di questa illuminazione. I
discepoli sono illuminati, mentre Giuda entra nella notte, vista come spazio
senza luce. |